Siena – Intervento archeologico del 2022 – scheda tecnica di Alberto Agresti.
«L’intervento archeologico del 2022-2023 segue il primo grande ritrovamento del 1999 ed ha interessato l’intercapedine situata tra la parete con gli affreschi trecenteschi e la spalletta della scala odierna. Lo spazio era stato colmato da circa 9 m3 di detriti (fig. 1), riversati al suo interno a seguito dei lavori avvenuti in epoca moderna (tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo) per la realizzazione o il riallestimento della scala di raccordo tra i locali della Corticella e il piano delle Pie Disposizioni. La formazione del riempimento sembra essere in parte avvenuta anche dall’alto, in concomitanza con lo sfondamento della volta individuato al di sopra della scala moderna. Dal deposito sono stati recuperati frammenti di intonaco con tracce di colore, frammenti ceramici, resti vegetali, frammenti di stoffa e di cuoio, garze legate all’attività dell’ospedale (fig. 2), un fiasco di vetro impagliato (fig. 3) e alcuni documenti dell’Ospedale di Santa Maria della Scala databili tra il XV e il XVIII secolo. Al 1757 risalgono tre ricevute di pagamento al Santa Maria della Scala su carta intestata della Cassa delle Soppressioni e consentono di datare il deposito a una fase successiva a questa data. Tra i documenti di un certo pregio recuperati vi sono sei pagine di un registro contabile del 1496 e otto copertine in pergamena datate tra il 1472 e 1548 (fig. 6).
L’impostazione odierna della scala di passaggio tra il secondo e il terzo livello dell’edificio, ovvero tra il piano della Corticella e quello delle Pie Disposizioni, pare databile al 1524 o al più tardi al 1738.
Dai documenti d’archivio sappiamo che la Compagnia della Beata Vergine Maria sotto le volte dello Spedale nel 1738 fu autorizzata ad occupare lo spazio per costruire la scala d’accesso all’oratorio e che nel 1785 la Confraternita dei Disciplinati di Maria Santissima venne soppressa e trasformata in Società di Esecutori di Pie Disposizioni. Il recupero nel materiale di riempimento di due ricevute datate 1757 sembrerebbe però suggerire interventi successivi alla metà del XVIII che dovettero riguardare la scala e gli ambienti posti al di sopra di essa. Tali lavori potrebbero essere avvenuti anche in concomitanza con un riallestimento dei locali a seguito della trasformazione della Compagnia dei Disciplinati nella Società di Esecutori di Pie Disposizioni tra la fine del Settecento e l’Ottocento.
La rimozione completa del deposito ha permesso di mettere in luce quanto rimaneva di una scala con 13 gradini, addossata alla parete est e coeva al ciclo della Tebaide. A questa scala trecentesca si accedeva con due gradini dal piano delle Pie Disposizioni attraverso una porta il cui arco era decorato nell’intradosso con una scena figurata. Varcata la porta si trovava poi un piccolo pianerottolo da cui partiva la rampa di scale che terminava in alto con un secondo e più ampio pianerottolo (fig. 10).
La scala doveva poi proseguire verso il piano superiore con una seconda rampa (oggi tamponata) impostata perpendicolarmente rispetto alla prima in direzione ovest e che è possibile ancora notare in aggetto lungo la parete nord della sala affrescata.
La scala era affiancata lungo la parete est da un’alta balza dipinta e graffita con specchiature a finti marmi. Tale sistemazione aveva tamponato una precedente apertura che occupava tutta la parete est e che doveva immettere negli ambienti dell’oratorio dei Disciplinati di Santa Maria.
In corrispondenza del pianerottolo superiore, al di sopra della balza, sul lato est è emersa una figura stante con nimbo e su quello nord un monaco in posa orante e riferibile al ciclo della “Tebaide”. Il soffitto del pianerottolo era affrescato con un cielo stellato entro una riquadratura con una fascia rossa.
Sempre allo stesso ciclo appartengono anche tre figure di frati messi in luce nell’intradosso della volta della porta di passaggio con il piano della Compagnia dei Disciplinati».
Santa Maria della Scala – Piazza del Duomo – Siena
Ph.
Intercapedine riempita di detriti ad inizio scavo (vista dall’alto)
Garza con tracce di sangue
Copertina in pergamena delle entrate e delle uscite del 1496 del Santa Maria della Scala
Panoramica (dal basso) della scala trecentesca fino al pianerottolo superiore
Giuseppe Longo