Roma – A Francesca Pennini di CollettivO CineticO il Premio Ada d’Adamo per la ricerca e l’inclusività. Nella Sala Santa Rita si è tenuta la cerimonia di premiazione in memoria della danzatrice e studiosa, scomparsa lo scorso aprile. L’iniziativa rientra nel programma della Festa della Danza di Roma–Corpo Libero.
«Nell’ambito della Festa della Danza di Roma – Corpo Libero, si è tenuta, nella Sala Santa Rita, la cerimonia di consegna del Premio Ada d’Adamo, in memoria della danzatrice, studiosa, scrittrice e critica, scomparsa recentemente all’età di 55 anni. Istituito per rendere merito alla danzatrice o danzatore che si è contraddistinto nel campo della ricerca e dell’inclusività, il riconoscimento è stato conferito alla performer Francesca Pennini della Compagnia CollettivO CineticO. La giuria, presieduta da Mario Martone e composta da Leonetta Bentivoglio, Silvia Carandini, Donatella Ferrante e Miguel Gotor, ha ritenuto l’artista meritevole sotto molti aspetti. In primo luogo, per la capacità di gioco e per l’ironia con le quali, da sempre, Francesca Pennini ha caratterizzato il suo lavoro. Chiari segnali della sua profonda attenzione nei confronti dei corpi e della loro posizione nel mondo. Danzare o stare fermi: tra questi due estremi si compie ancora oggi l’inquieto viaggio coreografico di Francesca Pennini, che non parla solo ai nostri occhi ma soprattutto alla nostra mente, smuovendola da posizioni di comodo per farla avventurare nell’universo delle domande.
La cerimonia si è aperta con il ricordo commosso di Alfredo Favi, marito di Ada d’Adamo, a cui ha fatto seguito la cerimonia di premiazione alla presenza dell’assessore alla Cultura e componente della giuria Miguel Gotor, del presidente di giuria Mario Martone (regista teatrale e cinematografico) e dei giurati Leonetta Bentivoglio (giornalista culturale La Repubblica) e Donatella Ferrante (consulente del Ministero della Cultura per la danza) e del curatore della manifestazione Fabrizio Arcuri. A ritirare il riconoscimento i componenti del CollettivO CineticO».
Giuseppe Longo