Area archeologica dal 5 al 15 agosto
Santa Flavia/Solunto (Pa) – Il nutrimento di cui parla il sottotitolo, viene somministrato con “sangu e latti”,cioè con la massima estrinsecazione dell’essere MADRE, creatura che ti procrea e ti cura dandoti la LINGUA (linfa) e l’identità culturale. E quale migliore nutrimento se non quello delle vite di intere generazioni che ci hanno preceduto e ci hanno lasciato nelle “Pietre” dI Solunto (…anche le pietre sono parole! …), un condensato di storia ed estetica che spetta a noi far “rivivere” in chiave etica.
Madre è colei che genera, nutre e cura; madre-matrigna è colei che si è limitata ad essere strumento di procreazione e che ha messo poco o nulla di suo nella crescita dei propri figli.
Questa mostra è un concreto contributo alla lotta contro il luogo comune che vede una Sicilia matrigna che non cresce i figli che genera i quali sono costretti ad andare via per cercare una propria realizzazione. La mostra, difatti, è il risultato del lavoro di due giovani siciliani generati e “nutriti” da questa Terra ma che, giustamente cercano, anche in giro per il mondo, un’affermazione che è una autoformazione in continuum, sempre accompagnati da questo straordinario retroterra culturale fatto di mediterraneità, di storia, di arte, di agri-cultura, di saperi e sapori.
In particolare, ci riferiamo al fotografo Guido Giannone e alla stilista Gloria Contrafatto.
Guido ha ideato l’intera iniziativa, dalla scelta del sito di Solunto, alla realizzazione dello shooting, all’individuazione delle modelle alla cura e all’esposizione delle fotografie.
Gloria è la stilista alla quale Guido ha chiesto la creazione di costumi originali realizzati appositamente per la mostra.
Guido Giannone vive e opera a Milano ma non ha mai reciso il cordone ombelicale che lo lega alla propria SICILIAE TERRAE MATRI. Lui sa “centrare il suo obiettivo” non solo sull’apparenza ma, soprattutto sull’essenza di persone, siti e oggetti. Sì, con lui, anche gli oggetti assumono la valenza di soggetti. Nello shooting effettuato a maggio, Guido ha saputo condensare nelle sue riprese il soggetto (modella e costume), il testo (Solunto) e il contesto (lo spettacolare paesaggio che si gode dall’alto del promontorio sul quale sorge l’antica città).
La sua produzione lavorativa e la ricerca artistica dimostrano che egli è libero dallo schema mentale che considera il fotografo un intellettuale condannato a cercare ad ogni costo la novità fine a sé stessa, la “sorpresa studiata” (un vero ossimoro), l’interpretazione che sconfina nell’artificiosità dell’immagine.
Guido invece è il fotografo propriamente detto e, serenamente, rappresenta la realtà, senza preoccuparsi di doverla per forza reinventare, una realtà che si esprime da sé. Tutto nei suoi lavori parla senza filtri di ciò che è la vita, il mondo, la memoria. Nella sua narrazione tutto appare come è.
Una sua grande qualità si manifesta nel lasciarsi permeare dalla cultura e dai luoghi della sua terra natìa, dai suoi paesaggi che, in maniera a volte del tutto inconsapevole, affiorano nel suo essere fotografo qualificandosi come nutrimenti storico-estetici.
Per la cronaca Guido è stato tra gli autori della mostra fotografica internazionale, significativamente denominata “Tessere: Tratti d’Europa”, tenutasi nel 2015 nell’ambito della prima edizione del “Soluntum Art Festival”. Allora l’onorificenza è stata conferita al fotografo finlandese Esko Aarre Ahtio (attore di teatro fotografo) che nella sua ricerca estetica, tra il naturalistico e l’immaginale, ha saputo “raccontare” un intero continente partendo dai laghi e dalle foreste scandinave per approdare alla solarità delle architetture mediterranee.
Ai nostri giorni, la giuria del Solunto International Award 2023 che (in un’epoca nella quale tutto è effimero) affonda le sue radici proprio in quell’ormai “lontano” festival del quale ha ereditato lo spirito, ha attenzionato i nostri due giovani artisti non solo per la bella iniziativa della mostra fotografica di cui parliamo, ma alla luce del loro significativo curriculum e del bagaglio di esperienze maturato in attività svoltesi tra la Sicilia, la Lombardia e, con qualche ancor timida puntata, l’Europa.
Uno degli aspetti positivi della digitalizzazione è la a-localizzazione. Si vive come in un grande centro che, paradossalmente, non ha nessuna periferia. Espletare i propri servizi fotografici, pensare, creare e produrre in Sicilia, relazionarsi con la week fashion di Milano, vendere in giro per l’Europa e, perché no, per il mondo le proprie creazioni è reso possibile dalla interconnettività globale e permanente sostenuta da quella logistica.
Difatti, Gloria Contrafatto vive ed opera indifferentemente a Gela come a Milano e le sue ambizioni puntano (al momento) sempre più su, verso il centro-nord-europa.
Anche nel suo caso il nutrimento di Siciliae Terrae Matris è il miglior viatico che la Sicilia può dare ai propri figli. Le “pietre” di Solunto hanno sostanziato le fogge e i grafemi che costituiscono il linguaggio e il messaggio dei modelli che Gloria ha creato inspirando le atmosfere che emanano da quel luogo. Ma nulla esisterebbe se non venisse comunicato (difatti non c’è relazione senza comunicazione ed in questo sta il senso della mostra).
In generale le immagini sostanziano qualsiasi messaggio che parli di cose per le quali, le semplici parole, non sono sufficienti ad estrarre il senso proprio di ciò che si vuole offrire. La mostra MYTHOLOGY ègià di per sé strumento ed evento culturale capace di creare un contesto senza il quale gli oggetti proposti navigherebbero in un limbo a-significativo.
Il risultato dello shooting è cristallizzato in pannelli fotografici di cm 70 x 100 che riportano le figure delle modelle a dimensione naturale. Le foto sono sostenute da 7 espositori appositamente progettati e realizzati per l’occasione, espositori che sono posti negli stessi punti di ripresa fotografica. Ai visitatori pertanto viene offerta l’inedita e stimolante visione dell’originale e della sua rappresentazione!
La mostra sarà inaugurata il 5 agosto alle ore 18,00 sullo spiazzo antistante l’ingresso all’area archeologica dell’antica Solunto ricadente nel territorio del Comune di Santa Flavia.
Il vernissage sarà condotto dalla presentatrice Caterina Vitale e sarà accompagnato, da una significativa selezione di brani musicali che saranno eseguiti in acustico dall’arpista Romina Copernico. Non mancherà, l’esecuzione della “toccata in la maggiore” di P.D. Paradisi, universalmente nota come Intervallo della RAI.
Sarà possibile degustare prodotti tipici siciliani di assoluta qualità offerti da aziende certificate bio. Tra questi olio, vini, mandorle, pistacchi…. offerti dalle ditte :
– Boniviri (società benefit e rete di coltivatori virtuosi che creano valore sociale, economico e ambientale); www.boniviri.com
– La Cantina Buceci di Marineo che provvederà a somministrare assaggi di specialità vinicole di qualità e di sua esclusiva produzione; (www.bucecivini.it)
Architetto Giovanni Giannone
Curatore della mostra
Guido Giannone, nato a Palermo nel 1988, si è laureato in Industrial Design presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo nel 2013. Successivamente ha frequentato l’Accademia di fotografia John Kaverdash di Milano, (città nella quale adesso vive e lavora) dando “spessore professionale” a quella che inizialmente aveva i connotati della predisposizione alla creazione dell’immagine fotografica. Nel 2012, ha vinto il primo premio nel concorso di fotografia della città di Alia; nel 2015 ha partecipato a numerose mostre collettive di fotografie, in particolare alla mostra internazionale “Tessere_Tratti d’Europa”. Esercita l’attività di fotografo freelance e spesso viene chiamato da rinomate agenzie fotografiche per l’espletamento di servizi di moda e la realizzazione di cataloghi. Da tempo è stato chiamato ad occuparsi della scansione, catalogazione ed editing dell’immenso archivio fotografico del duo Lelli e Masotti, artisti di scena di fama internazionale del Teatro alla Scala.
Alcuni dei suoi progetti sono: “BIOphylassi” pubblicato a novembre del 2022 sul n°06 del prestigioso VANGUARD magazine di New York (vanguardmag.net); “The Fluo Game” su FEROCE Magazine di Edimburgo, vol 2 del giugno 2021 (ferocemagazine.com) e “Reverse” su Edith Magazine di Toronto nel dicembre 2020.
Gloria Contrafatto, nata a Gela nel 1993, fin da piccola immaginava di sfilare sulle passerelle realizzando vestitini con tende e scampoli di tessuti trovati in casa. Una passione che, crescendo, si fa professione tanto da avere creato il marchio GLORIA’. Le sue intuizioni traggono sostanza creativa e capacità realizzativa dalla propria Isola dove storia, bellezza e culture diventano abiti grazie alla grande capacità sartoriale espressa da artigiane che, altrove, risultano essere sempre più introvabili. Esse costituiscono un vero capitale umano da valorizzare. Difatti Gloria ha creato il proprio laboratorio in Sicilia (anche se vive in parte a Milano e a Parigi) con ciò dimostrando che il Made in Italy passa anche dal Sud.
Di lei hanno scritto sul magazine “RED CARPET” anno IX, Gennaio/Febbraio 2023 (redcarpetmagazine.it).
Il Comune di Santa Flavia e la Città Metropolitana di Palermo, in considerazione del valore culturale e sociale dell’iniziativa “MYTHOLOGY – Nutrimenti storico/estetici”, hanno concesso il gratuito patrocinio.
Un particolare ringraziamento va all’assessore alla Cultura del Comune di Santa Flavia (Giovanni Principato) e alla Direzione del Parco Archeologico Himera-Solunto-Iato che hanno creduto nel progetto.
Vernissage
Sabato 5 agosto alle ore 18,00 presso l’area archeologica di Solunto,
via Collegio Romano s.n.c. si terrà il vernissage della mostra fotografica
MYTHOLOGY: Nutrimenti Storico-Estetici
Questa mostra è un concreto ed efficace contributo alla lotta contro il luogo comune che vede una Sicilia “matrigna”, che non cresce i figli che genera i quali sono costretti ad andare via per cercare una propria realizzazione. La mostra, difatti, è il risultato del lavoro di due giovani siciliani (un fotografo e una stilista) generati e “nutriti” da questa Terra ma che, per autonoma scelta cercano, anche in giro per il mondo un’affermazione (che è anche una autoformazione in continuum), sempre accompagnati da questo straordinario retroterra culturale fatto di mediterraneità, di storia, di arte, di agri-cultura, di saperi e sapori.
Per il suo rilevante valore socio-culturale la mostra ha ottenuto il gratuito patrocinio dal Comune di Santa Flavia e dal Sindaco della Città Metropolitana di Palermo prof. Roberto Lagalla.
Al vernissage saranno presenti:
La Direzione del Parco Archeologico “Himera_Solunto_Iato”
L’assessore alla cultura del Comune di Santa Flavia, Giovanni Principato;
Il fotografo Guido Giannone e la stilista Gloria Contrafatto;
La Presidentessa del’associazione culturale “Verso Paideia” di Villabate Caterina Vitale;
Il Presidente dell’ass.ne “Castello e Parco di Maredolce” di Palermo (D. Ortolano);
Il Consigliere dell’associazione “Kponia” del sito di Pizzo Cannita di Misilmeri (Filippo Neri);
La Presidentessa di BC sicilia di Bagheria ( Maria Giammarresi);
La presentazione sarà accompagnata dall’esecuzione di antiche musiche per arpa tra le quali la celeberrima “toccata in la maggiore” di P.D. Paradisi (nota come Intervallo).