Venezia – Convegno: Venezia e il suo Stato da Mar. Un viaggio tra oralità, scrittura, lingua e letteratura, dal 22-23-24 febbraio.
«Il 22 febbraio 2024 si apre alla Fondazione Giorgio Cini la prima delle tre giornate del Convegno internazionale “Venezia e il suo Stato da Mar”, giunto alla dodicesima edizione per iniziativa della Società Dalmata di Storia Patria, in collaborazione con l’Istituto per la Storia di Venezia. Nuovi studi e piste di ricerche, materiali e storie dal Mediterraneo veneziano.
Giunto alla dodicesima edizione, il convegno “Venezia e il suo Stato da Mar”, promosso dalla Società Dalmata di Storia Patria, aprirà i suoi lavori alla Fondazione Giorgio Cini il 22 febbraio. Il giorno dopo si sposterà all’Archivio di Stato, per chiudersi il 24 all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.
Nella tre-giorni si alterneranno trentaquattro relatori in otto sessioni di lavori, che si apriranno con l’intervento di Egidio Ivetic, direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini.
Il convegno va a chiudere oltre dieci anni di ricerche promosse dalla Società Dalmata, con il sostegno della Regione Veneto, attorno alle Relazioni dei Provveditori Generali da Mar e dei Provveditori Generali di Dalmazia tra il XVI e il XVIII secolo. Custoditi nell’Archivio di Stato di Venezia, le centinaia tra relazioni e dispacci costituiscono un prezioso patrimonio per ricostruire i rapporti tra i territori veneziani nel Mediterraneo e il governo della Serenissima. Le Relazioni, trascritte e studiate, sono ora pubblicate in quattro volumi.
Durante la prima giornata di convegno il 22 febbraio (ore 14.00, Sala Barbantini, Isola di San Giorgio Maggiore) i relatori affronteranno proprio questo intenso flusso di comunicazioni tra la città e i domini marittimi e, nello specifico, di scrittura, lingua e letteratura nello Stato da Mar veneziano. In particolare, Alessia Ceccarelli, docente della Sapienza Università di Roma, si sofferma sul linguaggio politico-diplomatico di Venezia.
Molti studiosi si sono concentrati sulla dimensione privata delle fonti documentali. Lorenzo Lozzi Gallo e Anna Rinaldin, dell’Università Pegaso, hanno lavorato ad esempio sul resoconto di viaggio lasciato da Konrad von Gruenemberg, andato in pellegrinaggio in Terra Santa nel 1486 e ricostruiscono il ruolo peculiare che la città di Venezia ha avuto al tempo nell’organizzare i viaggi dei pellegrini.
Diversi i contributi relativi a Creta, la Candia veneziana. Katarina Konstantinidou, dell’Università di Atene, ha indagato la vita sociale, i passatempi e le attività ricreative dell’isola. Efthimios Ntikos, sempre dell’Università di Atene, ci porta nella lingua parlata a Creta e di quanto fosse ibridata, portando il caso del notaio Gianni Cassapladi nei primi decenni del ‘600. Irene Papadaki dell’Università di Cipro si sofferma sulla scrittura personale, grazie a un lavoro sui taccuini e i diari che ci sono pervenuti. L’uso della lingua e di come l’italofonia abbia modellato l’identità sociale degli abitanti di tutta l’area ionica, è infine al centro dell’interesse di Panayota Tzivara dell’Università Democrito della Tracia.
Egidio Ivetic, il direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini, spiega come «il convegno riporta una giusta attenzione sullo Stato da Mar veneziano, che non fu un “impero coloniale”. Si trattava di una dimensione statale specifica, di un sistema basato sulla politica del diritto, sulla sicurezza militare e marittima, sulle reciproche convenienze tra centro e periferia. C’era una logica tutta mediterranea, oggi difficile da capire, quella di avere una capitale lontana, raggiungibile solo dal mare, una Venezia comunque capace di proteggere con la sua flotta la costellazione dei domini marittimi, isole nella maggior parte dei casi, da possibili aggressioni degli Ottomani».
Si trattava, sottolinea il direttore di «tante piccole Venezie. Nello Stato da Mar si coglie la civiltà di Venezia nella declinazione degli ibridismi con lingue e letterature greche e croate. Il convegno riunisce, come capita raramente, tanti esperti delle culture delle regioni e isole già veneziane, oggi parti di Grecia e Croazia. Sono presenti quasi tutte le università di riferimento. E così lo stesso convegno ripropone idealmente lo Stato da Mar a Venezia»
La tre giorni di studi “Venezia e il suo Stato da Mar” è nata per iniziativa della Società Dalmata di Storia Patria (Roma) e, oltre che della Fondazione Giorgio Cini, conta sulla collaborazione dell’Archivio di Stato di Venezia, l’Archivio di Stato di Zara, la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, la Deputazione di Storia Patria per le Marche, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica e la Società Istriana di Archeologia e Storia Patria».
La partecipazione è gratuita.
Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia
Programma:
file:///C:/Users/Utente/Downloads/Programma-convegno-22-febbraio-2024%20(2).pdf
Info: www.cini.it
Ph. Corografia di Dalmazia. Copia conforme della mappa della Dalmazia presentata da Luigi Ferdinando Marsili agli ambasciatori durante le trattative per la Pace di Carlovitz (1699). Manoscritto di Giusto Emilio Alberghetti. Credits: CIGNo Data Portal – ISMAR
Giuseppe Longo