Cantastorie, scrittori e artisti celebrano la bottega che sarà gestita dal maestro Giuseppe Alosha, realizzata con la partecipazione di enti pubblici e privati grazie al GAL Terre di Aci
Acireale (Ct) – Sabato 2 marzo alle 11, Acireale celebrerà l’apertura della nuova “Casa del Danzastorie”, una delle nuove botteghe rivitalizzate nell’ambito della riqualificazione dell’area di piazza Marconi, nel centro storico del comune, il cui laborioso iter era iniziato con una progettazione istruita in tempi record dal GAL Terre di Aci e consegnata a settembre 2023. Un progetto unico nel panorama siciliano in quanto in grado di conciliare una partecipazione tra enti pubblici e privati. Il recupero di Piazza Marconi, in cui l’apertura della Casa del Danzastorie si innesta, costituisce un intervento di grande importanza per tutto il territorio delle Aci: si tratta di un luogo di grande richiamo anche per i territori limitrofi, simbolico e metaforico, ma anche spazio di sociabilità e scenario privilegiato della vita privata e collettiva, nonché un qualificato spazio di accoglienza dei turisti dal quale partire per la visita della cittadina barocca e del territorio.
Nell’occasione, oltre alla grande artista Rita Botto, saranno presenti il famoso Cantastorie del Castello di Milazzo, Nino Capranica, il Cantastorie di Floridia, Claudio Romano, lo scrittore Fabio Messina, da Milano, lo scrittore Salvatore Bella di Aci Sant’Antonio, la piccola cantastorie di nove anni da Paternò, Ginevra, figlia d’Arte della cantastorie Francesca Busacca, mentre è attesa anche la cantante Oriana Civile. Tutti artisti che, nel Mese della cultura annunciato dal Comune di Acireale, desiderano partecipare “la prima volta” dell’apertura di una casa di Arte dedicata alla nuova figura del Danzastorie: “Sono onorato di tanta bellezza e verità”, dichiara il maestro Giuseppe Alosha Marino, noto danzastorie acese che gestirà la nuova attrazione del centro storico.
La prima Casa del Danzastorie costituirà un laboratorio artistico e letterario sulla cultura siciliana: il luogo nasce con una vocazione all’accoglienza e solidarietà, con l’idea di spronare i giovani nel credere alle proprie passioni e alimentarle. Sarà un luogo di libero accesso per gli amanti dell’arte e della cultura, composto di due piani ove troveranno spazio esposizioni di opere d’arte per chiunque voglia raccontarsi, decorata al suo ingresso da un ampio murales colorato sulle pareti che narra le gesta acesi e dei grandi artisti siciliani. Sarà parte espositiva di opere d’arte e racconti, mentre un’altra sezione raggiungibile da scala a chiocciola sarà adibita a salotto culturale a disposizione anche di studenti e docenti, che potranno svolgervi lezioni in un ambiente impregnato di storia, per insegnare ai giovani alunni gli autori della nostra storia siciliana. Ad ispirare le sale, la femminilità di quella “Sicilia fimmina” come le divinità greche, l’Etna e le sue tipicità: come una madre e un’amante, si respira il suo profumo nell’aria, con l’intento di risaltarlo e di metterlo a conoscenza per rivalorizzare il significato della nostra terra molto spesso non conosciuta e ricca di stereotipi. La Casa del Danzastorie costituirà così uno spazio di performance artistica, laboratorio ed esposizione volto a favorire la conoscenza del territorio attraverso lo spirito della sicilianità, in grado di calendarizzare un programma ricco di eventi che, attraverso l’innovativo linguaggio proposto, si propongano di riportare la tradizione siciliana e locale all’attenzione dei più giovani, creando una “alleanza generazionale”.
Il progetto di riqualificazione nel suo complesso, con l’aiuto dei partner privati menzionati, mira quindi a realizzare una sorta di “teatro a cielo aperto” in cui tutti siano al contempo attori e spettatori della vita collettiva, riguadagnando l’orgoglio di sentirsi acesi in una ritrovata identità alla riscoperta delle proprie radici storico-culturali. Sul piano tecnico specifico, si tratta dell’attuazione dell’adempimento dell’Azione 2.2.1 del Piano di azione locale intitolato “Migliorare le infrastrutture e i servizi alla popolazione del Gal “Terre di Aci”, collegata alla sottomisura 7.2 Psr Sicilia 2014/2020, per il secondo ambito di intervento della strategia “sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri)”. Il GAL Terre di Aci è intanto già impegnato nello studio di ampliamento del progetto pilota di rigenerazione urbana.