Il progetto artistico coordinato da Zancle Art Project e voluto da Luigia Sergio della Tenuta Barone Sergio si muove nel territorio siciliano, in Val di Noto. Da questo incontro nasce “Stati di Agitazione creativa”, progetto artistico che inaugura con la residenza d’artista ed il murales dell’artista internazionale Illustre Feccia, inserito a fianco ai due murales di Salvo Ligama e dal Duo Amazonas.
Noto – Ha preso il via all’interno della Tenuta Barone Sergio, con il coordinamento di Zancle Art Project, il progetto di “Stati di agitazione creativa” con il murale “Bacchus” di Illustre Feccia che si affianca ai due murales realizzati da Ligama e dal Duo Amazonas.
In un luogo, come quello di Noto, che per la sua posizione è quasi l’ultima “frontiera” dell’Italia, più a sud non c’è altra terra, c’è il mare e poi l’Africa.
Il Bacchus racconta il mito di Dioniso/Bacco nella sua trasformazione allegorica in pianta.
Illustre Feccia, in questa opera, viva nei colori e nella forma, rappresenta il Bacco/Dioniso, il dio pagano, il dio dell’ebbrezza: un Bacco che si trasforma in vite, riprendendo l’immagine classica della trasformazione
Un connubio tra umano e vegetale che significa trasformazione, trasformazione dal caos, che a sua volta riprende il mito di metamorfosi, ovvero del cambiare forma, identità.
E così allo stesso modo celebri sono le raffigurazioni pittoriche o scultoree nella storia dell’arte che accompagnano il mito della trasformazione: in un processo di cambiamento, quasi surrealista, la cosa prende un’altra forma.
La metamorfosi, colta nelle sue più svariate declinazioni, risalendo dalle sue radici mitologiche e archetipiche alle sue attuali derivazioni psicologiche e sociali, da cui derivano anche quelle sessuali, di genere e identità.
Illustre Feccia riprende una iconografia classica e attraverso i riferimenti alla metamorfosi, vuole raccontarci la sua visione del Dioniso, che in ogni luogo si trovi esprime il caos, da cui nasce la vita.
In un murale dipinto che accompagna comunemente il rito del baccanale, ovvero l’ebbrezza e le danze che contrassegnano il culto di Bacco.
Il Bacco è raffigurato metaforicamente nella figura del satiro, ma sbaglia chi pensa che Dioniso sia privo di saggezza e non sia capace di porsi come punto di riferimento per un’integrazione di forze opposte, che possono configurarsi come una sapiente forma di liberazione e di accettazione del diverso. Dioniso è per definizione il dio della “contaminazione”, è il dio che “viene da fuori” e chiede di essere “ospitato”. “L’accoglienza” che cerca Dioniso, rappresentata emblematicamente dalla coltivazione della vite è sinonimo di una nuova sconvolgente bevanda, il vino…
Il progetto è la prima residenza d’artista e sarà l’avvio di una serie di iniziative legate all’arte contemporanea e alla creatività, in ogni sua forma artistica; accanto al murales della Tenuta, saranno affiancate diverse iniziative collaterali (eventi, musica, attività culturali, laboratori didattici) con l’obiettivo di aprire sinergie con tutti gli enti privati e pubblici, culturali e non, di tutto il territorio della provincia siracusana.
Tutte con un comune denominatore: avere in sé caratteri di ricerca, storia, espressione creativa, novità, innovazione.
Il progetto vuole raccontare diversi aspetti: l’identità del luogo, un luogo che risente degli influssi africani, trovandosi come parallelo più a sud di Tunisi; la storia del territorio con le sue potenzialità da valorizzare, attivando operazioni creative e artistiche che generano valore; parliamo di Art-Based- Initiatives (ABIs).
Le iniziative basate sull’arte (ABIs) sono un altro modo in cui le imprese possono generare valore dall’esistente rapporto con le arti in senso generale, ma sono anche occasione per instaurare nuove e importanti relazioni. L’arte è componente attiva nel cambiamento del territorio; è questo l’obiettivo di “Stati di agitazione creativa”.
Che, come esprime il nome, è un progetto che non vuole “stare fermo”, ma anzi vuole essere attivo, e in perenna ricerca e attenzione al nuovo.
La storia parte da molto lontano e ha origine con la Tenuta Barone Sergio, con il luogo dove è situata. I muri all’interno hanno un passato antico, i muri della masseria hanno costante bisogno di cura e di rigenerazione.
Questo è stato lo spunto, unitamente alla sinergia nata con il progetto Zancle Art Project che coordina gli attori in gioco, per rendere questo luogo una fucina di nuovi talenti contemporanei, e attraverso i lavori di muralismo questo luogo viene reso ancora più magico.
“Sono felice dell’avvio di questo progetto e della nascita di queste collaborazioni, perché l’unione di intenti e visioni ed il feeling che ci unisce, porterà sicuramente a risultati importanti e condivisi con tutto il territorio.” Sono le parole di Giovanni Cardillo, direttore artistico della Zancle Art Project”.
I muri sono l’espressione più remota, vera e naturale di comunicazione verso l’esterno. È un’arte democratica e popolare. Visibile a tutti e comprensibile da tutti.
Con le opere di muralismo, visibili dalla strada e dal mare, la Tenuta Barone Sergio apre le sue porte a tutti, al mondo che gravita intorno, veicolando un messaggio aperto, libero, sociale.
Il territorio così ricco vuole essere una cassa di risonanza creativa che abbraccia tutti, attraverso la condivisione e la contaminazione.
Zancle Art Project
Progetto artistico nato a Messina nel 2023 con l’intento di promuovere l’arte contemporanea e e l’arte urbana del contesto nazionale, sul territorio di Messina e siciliano. Ha all’attivo 4 mostre, patrocinate dall’Ordine degli Architetti di Messina e dalla sua Fondazione. Collabora anche con la Fondazione Antonio Presti ETS e Fiumara d’Arte e progetti in cantiere su tutto il territorio siciliano.
Luigia Sergio
Laureata in Comunicazione presso l’IULM di Milano, ha successivamente completato la specialistica in Cinema, TV e New Media, frequentando contemporaneamente il Centro Sperimentale di Cinematografia sempre a Milano. Ha accumulato 9 anni di esperienza presso la casa di produzione di una importante agenzia pubblicitaria. A seguito dell’emergenza COVID, ha sfruttato il lavoro da remoto come opportunità per trasferirsi a Pachino, in Sicilia, dove ha immediatamente sviluppato una forte affinità sia con il territorio che con l’azienda.
“Il settore del vino, con i suoi canoni comunicativi tradizionali, ha rappresentato per me una sfida stimolante nel reinterpretare il marchio Barone Sergio in modo innovativo, riflettendo il cambiamento generazionale tra mio padre me e mia sorella Angela. La passione per questa zona potrebbe essere nel mio DNA, date le origini”.
Barone Sergio
È una azienda vinicola che produce varietà classiche siciliane come il Grillo, il Moscato Bianco, il Nero d’Avola, il Perricone e anche un’uva rossa meno conosciuta chiamata Lucignola, di cui presto si avrà anche una versione in purezza.
La storia dell’azienda parla di tradizioni e valori.
Da oltre 300 anni la famiglia coltiva la terra con semplicità, rispetto e incrollabile dedizione. Le uve riflettono questa onestà, le coltiviamo in modo naturale, senza sostanze chimiche, come dovrebbe essere. I vigneti si trovano sul 36° parallelo e beneficiano dei flussi d’aria sia del Mar Ionio che del Tirreno, che bilanciano il bellissimo sole nord-africano che riceviamo in quelle zone. I terreni sono ricchi di calcare e sabbia, e ciò rende le uve naturalmente sane e perfettamente mature. Ne nascono vini mai ridondanti o appiccicosi, ma piuttosto fragranti e freschi.
Illustre Feccia
Artista internazionale, prima studente di disegno e illustrazione, è fin dai primi anni della sua attività che illustra punk-zine come la pisana 21GRAMMI, l’opuscolo anarchico pistoiese “L’incendiario”, la zine fiorentina “Ruggine”. È stato membro del collettivo londinese di squatters&pirati, chiamato MINESWEEPER. Ha abitato e lavorato a Londra per 10 anni. Si ispira al Subvertising e alla Cultura Punk, alle Avanguardie e al Post-Romanticismo (Espressionismo), alla filosofia Nichilista e Libertaria. Illustre Feccia si concentra su temi legati all’alienazione umana, alla metamorfosi, al consumismo, ai diritti, al potere e alla libertà.
Ha esposto a Berlino al Museo Kunstraum Kreuzberg, con “WERBEPAUSE – The Art of Subvertising” nel 2022 e dal 2023 in Italia ha realizzato mostre personali o collettive, partecipato a progetti, residenze, festival e laboratori. Collabora attivamente anche con l’estero. Usa diverse tecniche, partendo sempre e comunque da un bozzetto a matita. Sviluppa il disegno, come una illustrazione, ad olio o attraverso uno stencil o un poster o un murale. Studia, legge, guarda e rielabora tutto quello che percepisce.