Capaci (Palermo) – “Le Ali della Legalità” è il titolo della collettiva d’arte in programma a Capaci domenica 19 maggio, all’interno del “Festival della Legalità – Arte musica e cultura” organizzato dall’associazione socio-artistico-culturale “Generazione Attiva”.
Una serie di eventi dedicati alla memoria del giudice Giovanni Falcone, assassinato il 23 maggio del 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, con il patrocinio del Comune di Capaci e dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali della Regione Siciliana.
Arte, musica e legalità sono le protagoniste assolute: linguaggi diversi accomunati dalla necessità di raccontare i cambiamenti che hanno attraversato la Sicilia dall’anno della strage di Capaci. Non a caso, è proprio il Comune costiero in provincia di Palermo a ospitare la mostra, che si terrà negli spazi di Palazzo Pilo dove sarà inaugurata il 19 maggio alle 18:00.
Quattordici artisti, tra pittori, fotografi e scultori spiccheranno idealmente il volo con le loro opere, rappresentando con messaggi di forte impatto i valori della legalità e della solidarietà, attraverso i colori, lo stile e le immagini.
“Le loro ali – spiegano gli organizzatori, la event manager Daniela Martino e il curatore Mauro Pecoraro– non sono però come quelle di cera del dio greco che, avvicinandosi al sole, si sciolsero: al contrario, planeranno a destinazione e arriveranno direttamente al cuore degli spettatori”.
Un pomeriggio denso di emozioni, in un salotto culturale illuminato dal focus della legalità e animato dagli intermezzi musicali a cura dell’Accademia “Piazza d’arte” , con la voce di Floriana Ferro e la chitarra di Roberto Anile.
Previsti gli interventi del deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Mario Giambona, vice capogruppo del PD e degli avvocati Giuseppe Siino e Gabriele Armetta, rispettivamente vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo e vice presidente di AGIUS.
A presentare l’evento sarà Daniela Martino, che nell’occasione indosserà gli abiti della stilista americana Belinda Ferraro di B&M Ferraro Foundation NYC , presente all’evento insieme al vice presidente Maurizio Pezzati.
Le opere pittoriche, fotografiche, polimateriche e grafiche saranno esposte all’interno della Sala delle Macine.
A esporre le loro creazioni, quattordici talenti consolidati del panorama artistico contemporaneo:Annita Borino, Adabi Buccei, Ernesto Butticè, Rosario Calì, Aurelio Cartaino, Toni Gagliano, Mario Giambanco, Michele Vincenzo Grimaldi, Elena Isabella, Antonio Mamone, Mauro Pecoraro, Tony Polizzi, Ema Resart e Marisa Rubino.
Quest’ultima, in particolare, ha collaborato alla realizzazione delle coreografie dell’evento ed è presidente dell’associazione culturale “Nati per Vincere” , attiva nell’organizzazione di iniziative volte al sostegno e alla formazione delle donne vittime di violenza, molto presente nel territorio di Casteldaccia e Palermo a beneficio delle famiglie in difficoltà.
“Abbiamo fortemente voluto organizzare la mostra corale – affermano Daniela Martino e Mauro Pecoraro – per raccontare, con un approccio realistico, come la legalità e l’illegalità facciano parte della quotidianità, circondaci e influenzandoci”.
“L’obiettivo – aggiungono – è trasmettere lo spirito più profondo della necessità di ricostruire la nostra società, educando i giovani al contrasto delle mafie e dell’illegalità nelle varie forme in cui si manifesta in generale, affrontando inoltre argomenti di stringente attualità, dal bullismo al cyberbullismo”.
“Il percorso allestitivo – concludono – porterà il fruitore a una visione unitaria, creando un fil rouge di comunicazione e dialogo, nel ricordo dei magistrati uccisi, degli uomini della Polizia di Stato e, più in generale, di tutte le vittime di mafia che hanno sacrificato le loro vite in nome di ideali altissimi”.
Contenuti che saranno espressi dalla dottoressa Concetta Antonia Pagano, a cui è stata affidata la critica delle opere esposte.
Ingresso libero e gratuito.
“Le Ali della Legalità”. Le opere di quattordici artisti nella Sala delle Macine di Palazzo Pilo
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