Dipingere con le muffe: i TTozoi scoprono la tela al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

Roma – Dipingere con le muffe: i TTozoi scoprono la tela al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese.

«Dipingere con le muffe: i TTozoi scoprono la tela al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese. Domenica 30 giugno alle 11.30 l’apertura della teca nell’ambito della mostra Genius Loci.

È prevista per domenica 30 giugno, alle ore 11.30, l’apertura al pubblico della prima tela dei TTozoi prodotta direttamente al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, nell’ambito della mostra Genius Loci, promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalie organizzata da WEM Gallery, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Trenta le opere esposte, realizzate in tre siti Unesco: Reggia di Caserta, Anfiteatro di Pompei e Colosseo.

Il duo campano, celebre per realizzare opere d’arte direttamente con la muffa e la polvere dei siti storici, torna a Roma per ultimare il lavoro iniziato all’incirca un mese fa. La nuova tela, messa a dimora lo scorso 5 giugno e lì lasciata letteralmente “ammuffire”, è stata realizzata durante l’inaugurazione in anteprima della mostra.

Si tratta di un grande rettangolo di iuta grezza, bagnato con acqua e farina e lavorato a quattro mani da Stefano Forgione e Pino Rossi, in arte TTozoi, davanti allo sguardo incredulo dei visitatori. La tela è stata poi coperta e riposta all’interno di una grande teca di legno dentro il Museo. Il tempo e l’umidità del luogo hanno agito nel frattempo, creando una forma d’arte informale.

Tutta la produzione di carattere sperimentale che il duo ha realizzato nelle diverse sessioni di lavoro è frutto di un metodo di lavoro di trasformazione geneticamente modificata nella pittura. Gli artisti, infatti, lasciano che sulle tele grezze si depositino polvere e microrganismi, le muffe appunto, per poi bloccarne la formazione con appositi reagenti nel momento in cui l’atto creativo viene ritenuto compiuto».

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Via Fiorello La Guardia, 6 e Viale dell’Aranciera, 4 – Roma

TTOZOI. Biografia completa

Stefano Forgione (Avellino, 1969) e Giuseppe Rossi (Napoli, 1972) sono il duo artistico che opera sotto lo pseudonimo TTOZOI. L’inizio del progetto risale al 2010, anno della personale a Napoli presso Castel Dell’Ovo (a cura di Luca Beatrice).

Stefano (Laurea in Architettura) e Giuseppe (Laurea in Economia) sono entrambi autodidatti. Fin dall’adolescenza sperimentano varie tecniche artistiche (carboncino, china, acquerello, acrilico, olio, spray, collage…) e si avvicinano alla Storia dell’Arte per approfondire la cultura informale, assecondando la loro vocazione estetica e il loro interesse concettuale per i processi iconografici.

Nel dicembre 2006 sarà la comune passione per questi temi a riavvicinarli dopo anni vissuti in varie città d’Italia. Al centro del loro confronto c’è la consapevolezza che l’Arte è sempre stata contemporanea e che l’Artista non può operare prescindendo dal passato: da qui l’elaborazione di un progetto – basato su “concetto” e “forma”, “tempo” e “materia” – che sta diventando portavoce di una piccola rivoluzione nel campo sperimentale della pittura.

TTOZOI è artefice del cosiddetto “vuoto d’intervento”, una vera e propria attesa, successiva all’azione simultanea a quattro mani sulla tela, durante la quale la Natura – nella sua fioritura fra le trame della tela sotto forma di muffa – diventa puro codice linguistico. Una nuova grammatica – viva – che, dal momento in cui le muffe vengono bloccate, rende l’impronta materica sull’opera un segno definitivo, un inizio che conduce al conseguente epilogo, generando una nuova superficie che metabolizza la metafora e la somiglianza mimetica.

Giuseppe Longo

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