Bagheria (Pa) – “La notte dell’Antimafia” edito dalla Compagnia editoriale Aliberti, scritto dal giornalista Lucio Luca, è il libro che sarà presentato venerdì 27 settembre alle ore 19 a villa Butera nell’ambito della rassegna letteraria ‘Tramonti di parole’, promossa dalla Stampa parlamentare siciliana in collaborazione con il gruppo Domina hotel della famiglia Preatoni, Innovation Island e Restart Palermo.
A dialogare con l’autore saranno Marco Pomar e Piero Messina. Sponsor della serata il birrificio Ribadi. L’ingresso è libero.
La rassegna ha il patrocinio dell’Assemblea regionale siciliana, della Presidenza della Regione siciliana, della Città Metropolitana di Palermo e del Comune di Bagheria.I successivi appuntamenti: il 9 ottobre “La Profezia di CL” del giornalista Marco Ascione; il 18 ottobre il prof. Gianni Puglisi terrà una lezione sul gruppo ’63 che a metà degli anni Sessanta animò il dibattito intellettuale in Italia riunendosi nell’hotel Zagarella.
C’era una “zarina” a Palermo. Una delle figure più potenti e insospettabili della città: la presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale, un passato da icona dell’Antimafia. Capace però di organizzare una rete di avvocati, commercialisti e contabili con l’obiettivo di svuotare le aziende sequestrate alla criminalità, farle fallire e incassare per anni ricchi stipendi. E poi c’era il figlio di un imprenditore, proprietario di un’azienda vinicola pluripremiata nel mondo. Viene accusato di essere un mafioso, amico di boss del calibro di Bernardo Provenzano, Madonia e Lo Piccolo. Ci vorranno anni per svelare il complotto ordito ai suoi danni, come a quelli di molti altri imprenditori siciliani accusati ingiustamente di mafia per spolparne i beni. Ora il vaso di Pandora del più grande scandalo dell’Antimafia siciliana è stato scoperchiato, grazie a qualche giornalista scomodo. Ma la battaglia non è vinta. Il finale sconcertante di questo libro, che di romanzesco ha solo lo stile narrativo perché i fatti sono tutti veri, ve lo racconterà: lasciandovi la sensazione amara di una società, quella siciliana, che sembra non riuscire ancora a imparare dai suoi errori. Prefazione di Enrico Bellavia.