Monselice (PD) – Al Castello di Monselice una conferenza su Tomaso Buzzi architetto di Vittorio Cini. Castello di Monselice, Aula Businaro, 15 ottobre, ore 11.00.
«Al Castello di Monselice una conferenza su Tomaso Buzzi architetto di Vittorio Cini. Nuovo appuntamento con l’arte e l’architettura: Valerio Terraroli, docente all’Università di Verona, il 15 ottobre alle ore 11.00, racconterà il sodalizio tra il geniale architetto e l’imprenditore amante dell’arte. Una iniziativa dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini.
Un lungo e intenso legame unisce Vittorio Cini (1885 – 1977) e il visionario architetto lombardo Tomaso Buzzi (1900-1981), iniziato fin dagli anni Trenta per la progettazione degli interni della villa di Montericco. Il sodalizio continuerà nel tempo con i lavori nella residenza veneziana di San Vio e per Villa Duodo Balbi Valier, tuttora parte del complesso monumentale della Rocca di Monselice, di cui l’archivio dell’Istituto di Storia dell’Arte conserva appunti, progetti e schizzi originali del geniale architetto.
Occasione per comprendere il legame tra queste due importanti figure del Novecento italiano è la conferenza che si terrà il 15 ottobre (ore 11:00) al Castello di Moneselice, nuovo appuntamento organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini sullo straordinario lascito culturale di Vittorio Cini in questa città veneta.
«La conferenza è un’importante iniziativa per la valorizzazione culturale di Monselice, frutto dell’ormai pluriennale collaborazione del complesso monumentale Rocca di Monselice con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e la Regione del Veneto», sottolinea Aldo Rozzi Marin, Amministratore unico della Veneto Edifici Monumentali srl.
La conferenza sarà tenuta da Valerio Terraroli, storico dell’arte e dell’architettura, docente all’Università di Verona e tra i più importanti studiosi dell’architetto lombardo. «Negli anni Trenta – spiega il docente – Tomaso Buzzi è il colto progettista, il rispettoso restauratore e il raffinato designer di dimore e giardini della borghesia trionfante e della più aggiornata aristocrazia, divenendone sensibile arbiter elegantiae, capace di coniugare sofisticato storicismo, ricco di citazioni antiquarie e ambientazioni ‘in stile’, con le suggestioni novecentiste e déco della Milano degli anni Venti. Tra i numerosi committenti – il gotha delle personalità dell’economia, della politica, della cultura – molti sono quelli legati a Vittorio Cini per affari, amicizia, relazioni intellettuali, collezionismo: dai Volpi di Misurata all’antiquario Alessandro Contini Bonacossi, dal ministro Giovanni Gentile al mercante bibliofilo e studioso Tammaro de Marinis».
Sottolinea Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini: «Per Vittorio Cini, Tomaso Buzzi è l’architetto capace di ridare nuova vita alle dimore con un gusto e uno stile originalissimi: dai primi anni Quaranta, quando ridisegna e arreda la villa di Rimini e inizia il restyling della residenza sul Canal Grande, Palazzo Cini, fino alla metà dei Cinquanta, quando prendono forma la celebre scala a chiocciola e il salotto ovale neo-rococò, scenografia perfetta per le settecentesche porcellane Cozzi».
E’ stato proprio grazie a quella lunga sintonia con Vittorio Cini che l’architetto decide di donare alla Fondazione Giorgio Cini, fondata nel 1951, centotrentotto disegni, tra cui capricci, vedute, fantasmagorie, scene di feste, cerimonie, concerti veneziani. Quasi un tributo fraterno al più importante tra i suoi committenti.
«Del sodalizio fra queste due grandi personalità del Novecento, Tomaso Buzzi e Vittorio Cini, colpisce la continua tensione alla bellezza, nel ricostruire i luoghi che a loro volta sarebbero stati capaci di generare e sprigionare cultura – riflette Francesca Scatto, Presidente della sesta commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Veneto – Portare alla luce questa storia ha un valore scientifico ma anche di memoria collettiva per la nostra regione. E che venga fatto, a un così alto livello, a Monselice, è ancora più importante, perché valorizza un patrimonio diffuso in tutto il territorio».
L’Assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari sottolinea come «l’appuntamento di Monselice rientra nel programma annuale di eventi proposti dalla Fondazione Giorgio Cini in base all’Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e la Fondazione e nella cornice della legge regionale 24 del 3 agosto 2021. Due atti che esprimono la volontà della Regione di sostenere la Fondazione, istituzione culturale di fama e prestigio internazionali per la qualità delle sue attività e per i suoi Centri Studi nonché luogo di dibattito su questioni contemporanee. L’amministrazione regionale conferma il suo impegno a operare in sinergia con le eccellenze culturali e artistiche del territorio e con le altre realtà vitali locali per creare un polo attrattivo che arricchisca la vita culturale dei cittadini, crei bellezza, apporti un forte valore aggiunto».
L’Assessore regionale al patrimonio, Francesco Calzavara ricorda infine che “la Regione del Veneto ha a cuore l’identità dell’intero complesso della Rocca, con il suo patrimonio paesaggistico perché, non solo rappresenta il simbolo di Monselice ma in prospettiva spero possa diventare un luogo turistico capace di completare l’offerta artistico-culturale del Veneto. Come Amministrazione intendiamo dare impulso a una serie di interventi che potranno rendere completamente fruibili sia l’intero complesso sia il suo Mastio. Questo appuntamento traccia i confini di una collaborazione che offre una prospettiva di crescita a Monselice, una perla del Veneto e un patrimonio da conservare e valorizzare”».
Fondazione Giorgio Cini onlus – Isola di S. Giorgio Maggiore – Venezia
Castello Cini di Monselice, via del Santuario, 17, Monselice (PD)
Info:
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info:
Fondazione Giorgio Cini onlus
Web: www.cini.it
Email: arte@cini.it
Istituto di Storia dell’Arte
Telefono: +39 041 2710230
Email: info@roccadimonselice.it
Giuseppe Longo