Presentazione del libro “Mafia&Droga. Lo stato delle cose” (Mediter Italia edizioni)

Palermo – Sarà al Circolo della Stampa che, alle 18.30 di oggi si parlerà delle connessioni tra mafia e droga. A renderlo possibile un lavoro basato, a livello italiano ed europeo, su studi approfonditi che puntano ad approfondire e spiegare qual è lo stato attuale della mafia, la produzione e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l’azione delle istituzioni.

Un’analisi che ci regalano Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Giovanni Burgio e Nino Rocca nel libro “Mafia & Droga. Lo stato delle cose. Rapporto 2024”, edito da Mediter Italia, che gli autori presenteranno venerdì pomeriggio nella sede dell’Assostampa, in via Francesco Crispi 286.

A moderare sarà la giornalista Gilda Sciortino.

IL LIBRO

Una fotografia scattata su cos’è stato sin dalla sua origine e su qual è lo stato di salute di Cosa nostra oggi attraverso una mappa sui mandamenti di Palermo con i personaggi più importanti delle famiglie mafiose, il cui guadagno, attraverso lo spaccio di sostanze stupefacenti, oggi uno degli affari più consistenti della criminalità organizzata, vede crescere la loro potenza territoriale. Grazie, poi, alla mappa sulle realtà del Terzo settore, delle organizzazioni sociali e delle fondazioni operanti a Palermo, il libro ci consente di capire quali sono le aree del territorio ancora scoperte, nelle quali necessitano interventi volti a combattere la povertà educativa, grazie alla quale si potrebbe rispondere all’offerta che arriva da Cosa Nostra e che colma il vuoto di uno Stato che non sa o non vuole esserci.

Indispensabile anche l’aspetto normativo e legislativo, al quale hanno pensato gli studenti del corso di Sociologia del Diritto del Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell’anno 2022/2023, coordinato dalla docente, la prof.ssa Clelia Bartoli, che hanno elaborato il disegno di legge, presente nel libro, dal titolo “Dalla dipendenza all’interdipendenza”, recentemente approvato dall’Assemblea regionale siciliana.

«Il traffico di droga – scrive Umberto Santino nella prefazione al libro – ha segnato uno snodo fondamentale per l’evoluzione del fenomeno mafioso, poiché ha indotto una lievitazione dell’accumulazione illegale, paragonabile a quella derivante dal proibizionismo degli alcolici degli anni ’30 negli Stati Uniti. La droga era, e rimane, un fenomeno-calamita, che coinvolge una lunga schiera di soggetti e di gruppi sociali. Già prima, il traffico di stupefacenti comprendeva una serie di figure esterne a Cosa nostra; ora, soprattutto per la produzione e lo smercio di un derivato della cocaina, il crack, sono coinvolti interi gruppi familiari, anche i bambini, che, in mancanza di risorse legali, praticano attività illegali, che costituiscono gran parte dell’economia reale di una città come Palermo».

GLI AUTORI

Umberto Santino

Fondatore, con Anna Puglisi, del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, il primo centro studi sulla mafia e altre forme di criminalità organizzata sorto in Italia, e del “No mafia Memorial”. È autore di vari scritti, tra cui: Dietro la droga (1993), con Giovanni La Fiura, La borghesia mafiosa (1994), Storia del movimento antimafia (2000, 2009), Dalla mafia alle mafie (2006), Mafie e globalizzazione (2007), La mafia dimenticata (2017).

Giovanni La Fiura

Dagli anni ’80 collabora alle iniziative e ai progetti di ricerca del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”. Tra le sue pubblicazioni: La mafia come metodo e come sistema (1989), insieme ad Amelia Crisantino, L’impresa mafiosa: dall’Italia agli Stati Unit (1990), Dietro la droga (1993) e Droghe e mafie, bibliografia ragionata e annotata su narcotraffico e criminalità organizzata (1993), tutti e tre insieme a Umberto Santino.

Giovanni Burgio

Di formazione storico-sociologica nell’ambito delle Scienze Politiche, è da sempre impegnato nella politica e nell’antimafia. Collabora con numerose riviste e periodici. Come ricercatore del Centro Siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”, si è specializzato negli studi e nell’approfondimento del fenomeno mafioso. Autore del saggio di storia orale Pio La Torre. Palermo, la Sicilia, il PCI, la mafia (2010), edito dal Centro Studi e Iniziative Culturali “Pio La Torre”.

Nino Rocca

Professore, oggi in pensione, di storia, filosofia e psicologia, è uno dei fondatori del Centro sociale “S. Saverio”, all’Albergheria di Palermo, quartiere a rischio, dove si è occupato in modo particolare del recupero dei minori coinvolti nella criminalità mafiosa. Da anni si occupa di giovani dipendenti dalle sostanze stupefacenti. Uno dei primi casi è stato quello di Noemi Ocello, morta il 5 dicembre del 2020 a Palermo.

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