Fondazione Giorgio Cini. Global Health in the Age of AI.

Venezia – Global Health in the Age of AI. Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit.

«Sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dal 7 al 9 novembre 2024 un simposio con quaranta esperti mondiali di etica e salute globale per accelerare uno sviluppo dell’intelligenza artificiale sicuro ed equo.

L’uso di intelligenza artificiale nel campo della sanità può aumentare le disparità sociali nell’accesso alle cure? Perché le persone sono restie a fidarsi dell’intelligenza artificiale quando si parla di salute? Come si possono utilizzare i dati provenienti da social media, telefoni cellulari, immagini stradali e satellitari per migliorare la salute pubblica e guidare le decisioni dei governi? Se l’IA è la “nuova elettricità”, quali sono gli ostacoli tecnici, legali ed etici al suo sviluppo? Quando si passa da modelli teorici alla reale cura dei pazienti in ospedale, quali sono le concrete possibilità di applicazione dell’IA? E perché regole di sviluppo differenti in paesi diversi possono creare danni invece che benefici?

Per la prima volta, quaranta esperti di etica e sanità provenienti da Università e centri di ricerca da tutto il mondo si riuniranno dal 7 al 9 novembre 2024 alla Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, per discutere delle sfide e delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nel campo della salute globale. A loro spetterà il compito di tracciare le linee guida per un utilizzo sempre più consapevole ed etico della nuova frontiera tecnologica, capace di innescare processi virtuosi per il diritto alla salute su scala globale.

È questo l’obiettivo di Global Health in the Age of AI. Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit, simposio internazionale con la direzione scientifica di Luciano Floridi, Professore e Direttore del Digital Ethics Center della Yale University e Professore Ordinario presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna.

Il simposio è promosso dalla Fondazione Giorgio Cini, luogo di incontro internazionale sui grandi temi della contemporaneità. Fin dalla sua istituzione, nel 1951, la Fondazione ha infatti organizzato e ospitato cicli di conferenze, seminari e convegni di approfondimento su un grande ventaglio di temi, compresi almeno centosettanta in ambito scientifico e sessantacinque nel settore medico, invitando i più importanti intellettuali, scienziati ed accademici del mondo.

«L’Isola di San Giorgio Maggiore, dove da settant’anni si incontrano arte, scienza e tecnologia, è un luogo di dialogo globale sulle sfide della contemporaneità, come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel campo della salute – sottolinea Gianfelice Rocca, Presidente della Fondazione Giorgio Cini – Questo tema tocca profondamente la nostra vita e ha già ricadute molto pratiche sulla salute delle persone. Da qui la necessità di discutere degli aspetti etici e individuare possibili soluzioni valide su scala globale».

«Trust, social determinants e global harmonization sono le parole chiave che animeranno la discussione tra gli esperti che, per la prima volta al mondo, si ritrovano per un simposio dagli obiettivi pratici e anticipatori – sottolinea Luciano Floridi –. Perché quando parliamo di AI in sanità non parliamo solo di dati e tecnologia ma della salute di miliardi di persone. La salute è uno dei più importanti banchi di prova dell’intelligenza artificiale, per impatto e per capirne le potenzialità, i limiti, i rischi, e le opportunità. Il simposio esplorerà tutti questi aspetti in vista dell’elaborazione di una buona regolamentazione, che sia di supporto all’innovazione responsabile dell’AI».

Intelligenza artificiale e salute

Nella sfera della salute, la questione dell’IA ha dimensioni globali e urgenti.

In ambito sanitario ormai numerosi studi hanno dimostrato come l’IA possa essere utilizzata per rendere più efficace ed efficiente l’intero ventaglio di interventi: dalla previsione dell’insorgenza di una malattia allo sviluppo di nuovi e più mirati trattamenti farmacologici, dalla stesura delle lettere di dimissione alla sintesi delle ricerche mediche fino al supporto clinico per la valutazione di innumerevoli parametri da cui discendono le decisioni terapeutiche. Sulla carta, queste capacità, se combinate, potrebbero inaugurare una nuova era di assistenza medica personalizzata, predittiva, partecipativa e preventiva consentendo ai sistemi sanitari globali di migliorare contemporaneamente i risultati, l’esperienza di cura e di ridurre i costi pro capite.

L’attuale carenza di un quadro regolatorio etico nel campo medico, che sia solido e trasparente, rischia di scoraggiare la ricerca e lo sviluppo dell’IA nel settore della salute, minacciando di creare di fatto un “inverno dell’intelligenza artificiale”.

Oltre ad avere un impatto dal punto di vista economico, considerati gli ingenti investimenti pubblici e privati a sostegno di queste innovazioni, la mancata implementazione dell’IA penalizza tutti i cittadini, in particolare quando si trovano nella condizione di dover ricorrere a cure.

D’altra parte, a complicare la prospettiva è anche il quadro di disparità strutturali a livello globale tra paesi emergenti, che potrebbero beneficiare di soluzioni di IA ma non hanno accesso alle tecnologie per implementarle, e paesi “esportatori di IA”.

I tre ostacoli: tecnici, legali ed etici

Le cause dei gap di implementazione dell’IA in ambito di salute globale sono numerose e complesse, ma identificabili in tre grandi categorie di ostacoli: tecnici, legali ed etici.

Quelli tecnici includono questioni legate all’accesso, alla qualità e alla disponibilità dei dati e delle infrastrutture IT preesistenti o mancanti. Sul fronte legale la sfida dell’uso dell’IA per la salute globale consiste nel risolvere il rischio di discriminazione e accesso alle cure e nella necessità di garantire alti standard di sicurezza. Infine, sul fronte etico, va considerato il tema dell’accesso alle cure.

È essenziale che queste sfide siano ben comprese dalla comunità internazionale. Solo così si potrà arrivare ad elaborare un quadro etico sufficientemente robusto per sostenere uno sviluppo regolatorio in grado di accelerare in maniera democratica l’implementazione di queste tecnologie. Si tratta di produrre un grande sforzo di diplomazia culturale e scientifica.

Il simposio: obiettivo un consensus paper

Le tre giornate di lavoro, dal 7 al 9 novembre 2024, affronteranno queste sfide grazie a venti relatori, di cui sette keynote speakers (coadiuvati da dieci rapporteurs, supporters e auditors), provenienti da alcune delle realtà internazionali più importanti al mondo selezionate per la qualità della loro ricerca e del loro impact factor come Swiss Institute of Technology (ETH), University of Pennsylvania, Technical University of Munich (TUM), Australian Institute of Health Innovation, Yale University, Rathenau Instituut, Netherlands, University of Sao Paulo, Brazil, Università di Oxford, la Boston University School of Public Health, Harvard Law School, National University Hospital di Singapore e molti altri ancora.

Il simposio sarà innovativo nell’organizzazione delle sessioni: non condotte come lectio, ma in modo da ispirare la riflessione e il confronto sul momento. Da qui la necessità del ritiro degli esperti per tre giorni sull’isola, in modalità full immersion, prima della diffusione dei risultati del lavoro.

Il simposio Global Health In The Age of AI terminerà con l’elaborazione di un consensus paper con l’obiettivo di contribuire e guidare le decisioni dei governi internazionali su questo tema.

La partecipazione di giovani ricercatori

Oltre ai relatori, grazie al bando indetto da Fondazione Giorgio Cini, sono stati selezionati tredici giovani ricercatori tra un centinaio di candidati provenienti da decine di paesi, con un particolare interesse da USA, Italia e Nigeria, che potranno partecipare all’intero seminario grazie ad una borsa di studio. Saranno invitati a esprimere il loro approccio e le loro riflessioni di fronte alle sfide cruciali del nostro tempo.

La Fondazione Giorgio Cini ha una lunga tradizione di borse di studio rivolte a giovani studiosi e ricercatori,grazie ai bandi del Centro Vittore Branca indetti annualmente dai sette Istituti e tre Centri di Ricerca. I borsisti hanno qui l’opportunità di confrontarsi con il ricco patrimonio storico-artistico conservato nell’Isola e di sviluppare un dialogo interdisciplinare e internazionale.

Durante il simposio i keynote saranno visibili in diretta streaming https://www.youtube.com/user/FondazioneGCini

Qui il programma delle tre giornate con profili e sintesi degli interventi principali».

Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia

Info: www.cini.it

Ph. Fondazione Giorgio Cini

Giuseppe Longo

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