Catania – “Da giorni ribalzano, da un sito all’altro, alcune graduatorie nelle quali sono elencati i presunti migliori istituti a livello regionale e nazionale. Nella mia quarantennale esperienza nel mondo della scuola mi domando come si fa’ ad individuare con certezza quali siano le scuole migliori? E soprattutto, che criteri vengono utilizzati per definirle tali? E’ ovvio che queste indagini siano di stampo privatistico e dettano una palese continuità con il mondo universitario. Allora mi domando, Perché non vengono considerati altri criteri, tra cui la percentuale di studenti inseriti nel mondo del lavoro e il loro grado di soddisfazione? Semplici parametri che dimostrano comunque la presenza di tanti Istituti Tecnici Superiori sponsorizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi la formazione tecnica acquista sempre più maggior importanza in questa nostra società veloce che pretende figure altamente qualificate con le aziende che spesso non le trovano. Le scuole che formano per il mondo del lavoro, che colmano questo gap e che creano un trade union fondamentale non sono scuole di qualità? Sono forse di serie B? Io penso che la scuola debba formare la persona, prepararla alla vita e orientarla al futuro. In Sicilia c’è bisogno di nuove forze giovani, di qualità e altamente formate che possano spendere le proprie competenze in un contesto, legato all’occupazione, sempre più esigente. Bisogna considerare la soddisfazione di questi ragazzi: ed è esattamente questo che pretendo da me stessa e dai miei docenti ogni giorno. Finiamola, quindi, con queste graduatorie, assolutamente tendenziose, che hanno il solo effetto di disorientare studenti e genitori”.
Dirigente Brigida Morsellino, preside Duca degli Abruzzi