Palermo – sempre al centro di novità’ artistiche sulla spagna l’istituto Cervantes, presso la ex chiesa di sant’eulalia dei catalani ( di cui proprio il 15 dicembre si celebra la ricorrenza) ha messo in scena uno spettacolo di flamenco interamente condotto da musiciste, cantanti e danzatrici che hanno restituito a questa tipicità’ musicale mediterranea le radici multietniche e di genere che gli appartengono da sempre!
È’ toccato infatti alla chitarrista Alba Espert Ruiz, alla cantante Alba Maria Marcos Garrida, alla danzatrice Lorena Dobles Perez , alla suonatrice di “palmas” Maria Castro Medina intrattenere il numeroso pubblico intervenuto su arie natalizie e generi diffusi di Flamenco:
le Rodene, le Grandacre, i Tangos, la Taranto, il Peteneros, il Solea, l’Alegrias,e il Buleros-Villanciocos !
Una stupenda temperie di musiche che hanno riproposto le origini e gli sviluppi di questa danza introdotta in Spagna da Zingari e Berberi nel Medioevo e poi divenuta genere nazionale musicale spagnolo.
Palermo per la prima volta ha assistito a uno spettacolo di Flamenco tutto al femminile offrendosi ulteriormente come palcoscenico sperimentale per le musiche etniche ( si ricordino le contemporanee sonorità’ orientali viste al teatro Atlante o quelle dell’Etno Jazz di Enzo Rao ).
Al crocevia di suoni e voci – come e’stata definita la citta’ nella recente pubblicazione di Giovanni Rizzo- Palermo Adagio– essa appare ridondante di spazi sonori …border Line tra lo Spettacolo tradizionale (ad esempio i pupi danzanti visti all’Abatellis ne le “Divine Terrazze” o le cantate di Sarah Cappello ) e le interpretazioni di musica contemporanea… viste tra l’altro in queste sere alla Sala Perriera ai Cantieri culturali della Zisa!
Claudio Paterna