Palermo -A Palazzo Riso la mostra attualmente visitabile del grande “ futurista ” va posta in relazione alla scuola d’arte palermitana che preparo’ il terreno al movimento artistico degli anni Venti.
Ma cosa c’entra dunque De Maria Bergler con Depero visto che appartengono a epoche artistiche diverse?
La risposta si chiama ” continuità artistica”’a Palermo. La sua “scuola” artistica è’ stata un crogiuolo di numerosi e famosi artisti.
Nell’osservare i preziosi oggetti che a Palazzo Drago fino al 28 dicembre la pronipote di De Maria Bergler ci ha illustrato, non è’ sfuggito agli osservatori l’ambiente e la temperie artistica che pur nel segno dell’aristocrazia fin de Siecle ha promosso e animato le mirabili decorazioni.
Si parla spesso dell’epoca dei Florio e poco dell’Accademia di Belle Arti fondata da Vincenzo Ragusa.
Ebbene proprio quella Accademia e il successivo Circolo degli artisti furono i padrini di una stagione unica e irripetibiler ,oggi ben rappresentata nella GAM .
Essa vide tra i protagonisti Rutelli,Basile,Lo Forte,Catti,Vetri,Leto,Civiletti e in in sequenza di qualche decennio Ximenes Dixit, Lia Pasqualino ,Guttuso, Pippo Rizzo….e mecenate come la stessa Topazia Alliata.
DE Maria Bergler e’ stato insieme un conservatore dello stile Art Noveau e un anticipatore della diffusione della cultura nella decorazione moderna.
E appunto la mostra su Depero, pensata da Sgarbi per valorizzare l’artista di Rovereto, e’ certamente l’occasione per riflettere sul
Suo legame con la Sicilia, legame che traspare nei due grandi progetti artistici “ Il cabaret del diavolo ” e “ Il ballo plastico delle marionette ” ( oltre gli effettivi soggiorni nell’isola documentati nella mostra di Palazzo Riso) ma e’ soprattutto l’occasione per comprendere che alla fine del primo dedennio del novecento si sperimentavano nuove espressioni artistiche che il “futurismo” porto’ a compimento ma che diedero poi seguito a innumerevoli interpretazioni nella scenotecnica e nel disegno industriale!
Arte che si stempera nei mille rivoli delle arti decorative,Arte che è’ filosofia del Tempo e dell’Apparire!
Claudio Paterna