Venezia – Conferenza IAS/Kress Lecture. Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, Sala Barbantini, 30 giugno 2023.
«Il 30 giugno 2023 l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini ospita IAS/Kress Lecture Series 2023: una conferenza per promuovere gli scambi culturali tra storici dell’arte nordamericani e la comunità internazionale degli studiosi in Italia. The Worn Animal: Furs and Perfume in Early Modern Venetian Art è il titolo della conferenza internazionale – parte dell’IAS/Kress Lecture Series e promossa dall’Italian Art Society in collaborazione con l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini – che si terrà il 30 giugno 2023, alle ore 17, sull’Isola di San Giorgio Maggiore.
L’evento, introdotto dalla Professoressa Tenley Bick, Presidente dell’IAS, e da Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, sarà tenuto da Jodi Cranston, Professoressa nel Dipartimento di Storia dell’Arte e Architettura presso la Boston University, autrice del libro Green Worlds of Renaissance Venice.
Il suo intervento è l’anticipazione della ricerca svolta per il suo prossimo libro Animal Sightings: Art, Animals, and Court Culture, 1400-1550, che sarà pubblicato dalla Penn State University Press nel 2025.
La partecipazione all’incontro è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti. IAS/Kress Lecture Series è un ciclo di conferenze annuali promosso in Italia dall’associazione americana Italian Art Society e dalla Samuel H. Kress Foundation.
L’associazione, fondata nel 1987, è una prestigiosa istituzione dedicata allo studio dell’arte e dell’architettura italiana, che riunisce un’ampia comunità di studiosi, inclusi 350 esperti, giovani ricercatori, studenti laureati e appassionati dell’arte italiana.
Fulcro della conferenza, è il modo in cui gli abitanti della Venezia del Rinascimento utilizzavano prodotti di origine animale, come pellicce e profumi, e come questi elementi fossero poi rappresentati nei dipinti dell’epoca. La conferenza cercherà di comprendere il significato e l’importanza dell’utilizzo di tali prodotti animali nell’ambito sociale e culturale di Venezia, considerando anche i fattori economici. Nei primi secoli dell’età moderna infatti, i veneziani utilizzavano, ad esempio, pellicce di martora, zibellino, ermellino, scoiattolo, volpe, e guanti di varie tipologie di pelli. I prodotti di matrice animale non rappresentavano certo una novità in età moderna, né costituivano una usanza limitata esclusivamente alla Serenissima ma hanno visto un notevole aumento della loro presenza all’interno delle opere d’arte, soprattutto nei dipinti veneziani, verso la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. I soggetti venivano raffigurati con vesti di origini animale indossate in un’epoca in cui l’approvvigionamento di nuove pellicce era compromesso dai cambiamenti nelle rotte commerciali e dalla riduzione delle risorse ecologiche. Le pellicce di seconda mano erano ampiamente disponibili e circolavano tra un numero crescente di gruppi socio-economici.
La ricchezza e lo status spesso ne facilitavano l’acquisizione, ma non erano assolutamente né beni necessari, né indispensabili e venivano usati e indossati esclusivamente come simboli di ricchezza del soggetto ritratto».
Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia
Info: www.cini.it
Ph. Tiziano, Isabella d’Este (Isabella in nero), Kunsthistorisches Museum.
Giuseppe Longo