Roma – Quadriennale e Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presentano la ottava mostra della sezione Paesaggio e la quattordicesima mostra della sezione Portfolio del ciclo QUOTIDIANA. Programma espositivo sull’arte italiana contemporanea
Paesaggio
Francesco Arena, Rossella Biscotti, Claire Fontaine
dal testo di Daphne Vitali
Unpacking My History
Una ricerca sulla storia italiana recente nell’arte degli anni Duemila
Apertura al pubblico: 25 novembre – 21 gennaio 2024
Portfolio
Camilla Alberti
Apertura al pubblico: 25 novembre – 17 dicembre 2023
«Nell’ambito di QUOTIDIANA, il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea in programma al Museo di Roma a Palazzo Braschi, promosso dalla Quadriennale di Roma e da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, apre al pubblico dal 25 novembre 2023 al 21 gennaio 2024, per la sezione PAESAGGIO, la mostra degli artisti Francesco Arena, Rossella Biscotti, Claire Fontaine, nata a partire da un testo di Daphne Vitali, mentre dal 25 novembre al 17 dicembre 2023, per la sezionePORTFOLIO, sarà esposta l’opera The Adoubement. Ceremony for Extremophiles Bodies. Estremofilo 4 (2022)della giovane artista Camilla Alberti.
Nella sezione PAESAGGIO,la mostra di Francesco Arena, Rossella Biscotti, Claire Fontaine nasce dal saggio della curatrice italo-greca Daphne Vitali, intitolato Unpacking My History, una riflessione sull’opera di artiste e artisti che situano al centro della loro pratica il rapporto con la storia recente e contemporanea del nostro Paese, in un tentativo di ri-contestualizzazione e riappropriazione critica che si impone oggi come urgente e necessario. Il progetto espositivo si concentra su tre artisti – Francesco Arena, Rossella Biscotti e Claire Fontaine – appartenenti a una generazione che ha dato voce alla storia recente del Paese per combattere l’amnesia individuale e collettiva, ripensare il presente e arricchirne la comprensione, rinnovando il rapporto tra arte e politica. Districandosi tra materiali d’archivio e fatti di cronaca, gli artisti e le artiste problematizzano i processi di sedimentazione e stratificazione della memoria storica, mettendo in discussione le narrazioni costituite per fornire nuovi strumenti interpretativi delle attuali configurazioni storico-politiche. In un momento in cui la storia viene strumentalmente usata e abusata per dare forma al futuro, l’interesse della curatrice si rivolge ad artisti capaci di mettere in discussione la propria storia, offrendo punti di vista introspettivi, sensibili e penetranti, scoprendo continuità, alternative e opacità».
Note biografiche
Francesco Arena è nato nel 1978 e vive a Cassano delle Murge (BA). La sua ricerca si muove spesso lungo due binari – quello della storia collettiva, in particolare nazionale, e quello della storia personale –che si toccano, si sovrappongono, si incrociano. Nelle sue performance, installazioni e sculture, la cronaca informa gli oggetti, siano essi del quotidiano – agende, sigari, mobili da salotto – o realizzati con materiali tradizionali della scultura (marmo, ardesia, bronzo). Ha tenuto mostre personali in spazi pubblici e privati, tra le quali: Measured Stones, Nogueras Blanchard Gallery, Madrid; Otto angoli, Studio Trisorio, Napoli; Terza mostra: tre cose, Galleria Raffaella Cortese, Milano; Cubic Metre of Seawater as a Diagonal, Sprovieri, London; Posatoi, Olnick Spanu Art Program, Garrison, NY; Onze mille cent quatre-vingt sept jours, Frac Champagne-Ardenne, Reims; Trittico 57, Museion, Bolzano; Cratere, De Vleeshal, Middelburg NL. Tra le mostre collettive: After Image, MAXXI L’Aquila; Le Futur derrière nous. L’art italien depuis les années 1990. Le contemporain face au passé, Villa Arson, Nice; The Paradox of Stillness. Art, Object and Performance, Walker Art Center, Minneapolis; Utopia Distopia, Museo Madre, Napoli; The Humans, Kunstmuseum, St. Gallen; Ennesima, Triennale, Milano; Ritratto dell’artista da giovane, Castello di Rivoli, Rivoli; Vice Versa, Padiglione italiano, 55° Biennale di Venezia.
Rossella Biscotti si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2002 e ha frequentato la Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam nel 2010-2011. Nella sua pratica artistica esplora eventi storici trascurati o dimenticati capaci di rivelare i mutamenti di un sistema di valori. Biscotti è interessata a rendere manifesta la formazione di un soggetto attraverso le sue alleanze e le resistenze che mette in atto nei confronti di strutture istituzionalizzate e spesso violente – generando nuove narrazioni dall’intreccio di materiali, concetti e tracce di vita. Ha preso parte a eventi internazionali tra cui Kunstenfestivaldesarts, Brussels (2022-2021); 15° Bienal de Cuenca (2021); Dhaka Art Summit (2020); SONSBEEK16: transACTION, Arnhem (2016); 55° Biennale di Venezia (2013); 13° Biennale di Istanbul (2013); Documenta 13, Kassel (2012); Manifesta 9, Genk (2012). Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali a Mor Charpentier gallery (2022); Kunstinstitut Melly, Rotterdam (2019); Fondazione Ratti, Como (2019); daadgalerie, Berlin (2019); Kunsthaus Baselland, Basel (2018); Protocinema Istanbul (2018); GULAG History State Museum, Moscow (2016); Museion Bolzano (2015); Haus Lange Haus Esters, Krefeld (2014); WIELS, Brussels (2014); Sculpture Center, New York (2014); Secession, Vienna (2013); e-flux, New York (2013); CAC Vilnius (2012). È stata protagonista di mostre in istituzioni internazionali quali Kunsthaus Graz (2023); Gropius Bau, Berlin (2023); Castello di Rivoli (2012, 2023); Beaufort Triennale (2021); Stedelijk Museum, Amsterdam (2018, 2019); Kunstmuseum St Gallen (2018); IVAM, Valencia (2018); Contour Biennale, Mechelen (2017); MAXXI, Roma (2010, 2017, 2021); Van Abbemuseum, Eindhoven (2016); the Swiss Institute, New York (2016); IMMA, Dublin (2015); ICA London (2014); Pinchuk Art Center, Kiev (2014) e Museu Serralves, Porto (2010). Biscotti ha ricevuto diversi premi artistici e le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche internazionali.
Claire Fontaine è un collettivo femminista concettuale fondato da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017 ha sede a Palermo. Il suo nome è ispirato all’iconico ready-made di Duchamp, l’orinatoio intitolato Fontaine, e a una famosa marca di quaderni francesi (Clairefontaine); questo nome definisce uno contesto in cui le biografie degli artisti non sono direttamente collegate alle loro opere, consentendo alla loro ricerca di diventare uno spazio di libertà e desoggettivazione. L’uso dell’appropriazione e del détournement nel suo lavoro nasce dalla stessa intenzione: non evidenziare l’eccellenza della singolarità unica dell’artista, ma attivare le forme e le forze attive all’interno della cultura visiva e sottolinearne il contenuto politico. Claire Fontaine utilizza video, scultura, pittura e scrittura. La prossima Biennale di Venezia (60a edizione), che si terrà nel 2024, sarà intitolata Foreigners Everywhere (Stranieri Ovunque), da una importante serie di opere di Claire Fontaine. Recenti mostre personali includono: Star Reply Forward Copy Info Delete, Memphis, Linz, 2022; Siamo con voi nella notte, Museo del ’900, Firenze, 2020; I-WE-YES, Studio Concreto, Lecce, 2020; Your Money and Your Life, Galerias Municipais, Lisbona, 2019; La Borsa e la vita, Palazzo Ducale, Genova, 2019; Les printemps seront silencieux, Le Confort Moderne, Poitiers, 2019; #displaced, Städtische Galerie Norhdorn, Nordhorn, 2019; Fortezzuola, Museo Pietro Canonica, Villa Medici, Roma, 2016; Tears, Jewish Museum, New York, 2013; Espacio 1414, San Juan, Puerto Rico 2013; Sell Your Debt, Queen’s Nails, San Francisco, 2013; Redemptions, CCA Wattis, San Francisco, 2013; Carelessness Causes Fire, Audian Gallery, Vancouver, 2012; Breakfast Starts at Midnight, Index, The Swedish Contemporary Art Foundation, Stockholm, 2012; M-A-C-C-H-I-N-A-Z-IO-N-I, Museion, Bolzano, 2012; P.I.G.S., MUSAC, Castilla y León, 2011; Economies, Museum of Contemporary Art, North Miami, 2010.
La sezione PORTFOLIO ha come protagonista Camilla Alberti con l’opera The Adoubement. Ceremony for Extremophiles Bodies. Estremofilo 4 (2022), una delle sue creature metamorfiche che prendono corpo da interventi scultorei composti di materiali di scarto ed elementi organici. Attraverso l’imitazione fluida di conformazioni animali, vegetali e miceliche, tutti i suoi lavori incarnano un immaginario post-umano, la cui complessità sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione. Con le sue sculture l’artista ingloba i resti artificiali del mondo capitalista, creando nuove narrative non antropocentriche di coesistenza e collaborazione tra le specie.
Nota biografica
Camilla Alberti (Milano, 1994, vive e lavora a Milano). La sua ricerca si focalizza sulla creazione di scenari alternativi di coesistenza e collaborazione tra le specie, sfidando il paradigma antropocentrico dell’esperienza e del rapporto con il mondo. Il suo lavoro è stato recentemente esposto presso: GIAF23, festival internazionale di arte contemporanea, Gangneung, Sud Corea; Padiglione italiano alla 14° Biennale di Gwangju, Sud Corea (2023); Akademie Graz (2023); Palazzo Vecchio e Museo del ’900 (2022), Palazzo Strozzi (2021), Firenze; Museo Archeologico Schloss Eggenberg, Graz (2021). Ha vinto l’avviso pubblico Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere – Under 35, promosso da MAECI-DGSP / MiC-DGCC (2021). Ha collaborato con Hyundai Europe nella produzione di un’opera per la campagna di lanci del veicolo “Bayon” (2021).
QUOTIDIANA è il programma espositivo che, a partire da settembre 2022, coinvolge le due sale al piano terra del Museo di Roma, aperte al pubblico con un palinsesto di mostre, ideate e prodotte dalla Quadriennale, con l’obiettivo di approfondire alcuni orientamenti significativi dell’arte italiana del XXI secolo. Nell’atrio d’ingresso che connette le due sale è allestito uno spazio di lettura dove sono messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne.
Il programma si divide in due cicli espositivi. In Paesaggio, ogni due mesi, curatori italiani e stranieri riflettono su traiettorie artistiche attraverso un testo critico e una mostra con poche opere essenziali. In Portfolio, ogni mese un artista under 35 è presentato in mostra con una sola opera. A raccontarne la ricerca è un portfolio sviluppato da Gaia Bobò, curatrice della Quadriennale.
Museo di Roma – Palazzo Braschi – Sale al piano terra. Roma, piazza San Pantaleo, 10 – Piazza Navona, 2
Info:
Orario: dal martedì alla domenica, ore 10.00 – 19.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 1° maggio, 25 dicembre
Ingresso Gratuito
Web:
Giuseppe Longo