Mostra Guccione a Linguaglossa

24 maggio si presenta il catalogo “Dolore e meraviglia”. Visite fino al 30 giugno al Museo regionale Messina – Incorpora

Linguaglossa (CT) – Venerdì 24 maggio, alle ore 17 a Linguaglossa, nel piazzale antistante il Museo Regionale “Messina – Incorpora”, si presenta il catalogo della mostra “Piero Guccione. Dolore e meraviglia” in corso fino alla fine di giugno. Un progetto della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania, finanziato dall’Assessorato dei Beni Culturali – Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana e realizzato in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione e con il Comune di Linguaglossa.

Introdotta dalla Soprintendente Irene Donatella Aprile e dal sindaco Luca Stagnitta, interverrà Elisa Francesconi, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’Università di Catania (DiSUM). Il volume appena pubblicato, insieme a saggi antologici, ospita il contributo del critico d’arte Anthony Molino.

La mostra riunisce una raffinatissima selezione di opere (oli, tecniche miste e pastelli) realizzate dal maestro di Scicli tra il 1975 e il 2008. Di grande effetto l’allestimento – minimalista ed essenziale – che al piano terra introduce alla mostra con una sala video e la proiezione dell’intervista del 2009 a cura di Vincenzo Cascone; mentre una teca raccoglie lettere originali e foto d’epoca in bianco e nero che documentano gli intensi rapporti di amicizia fra Guccione e due grandi intellettuali del Novecento, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino. Mentre al primo piano la mostra si snoda lungo tre ambienti e culmina con quella “Sala dei Mari”, una immersione silenziosa nella quiete degli azzurri di Guccione, armoniosamente scanditi alle pareti, tra piccole onde all’orizzonte e mormorii di risacche a riva che hanno commosso tutti, a cominciare dalla figlia Paola. L’allestimento è stato curato da Giuseppe Lo Magno Artecontemporanea su progetto di Rocciamadre Architettura.

Visite tutti i giorni, orario 9.30-18. La domenica visite guidate con la storica dell’arte della Soprintendenza di Catania, Carmela Cappa, alle ore 10. Ingresso libero. INFO: Comune di Linguaglossa tel. 095643677 e 376 0343472; Soprintendenza BBCC Catania tel. 096 7472229.

Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della fascia sud-orientale della Sicilia, in provincia di Ragusa. Dopo il diploma all’Istituto d’arte di Catania, nel 1954 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo. Il 23 aprile 1960 tiene la prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma, presentata dal critico d’arte Duilio Morosini. Dal 1961 al 1964 frequenta il gruppo “Il pro e il contro” formato anche dagli artisti Attardi, Gianquinto e Vespignani. Nel 1966 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e diventa assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, in seguito titolare di cattedra fino al 1969. Alla fine degli anni Sessanta costruisce una casa estiva tra Punta Corvo e Baia di Sampieri, lembo estremo della Sicilia Orientale, dove i suoi soggiorni si fanno sempre più frequenti e prolungati. Nel 1971 la città di Ferrara gli dedica la prima antologica a Palazzo dei Diamanti e l’anno successivo espone nuovamente alla Biennale, dove torna anche nel 1978, 1982, 1988 e nel 2011. Nel 1973 Leonardo Sciascia, presentando una sua mostra a Palermo, utilizza il termine platitude per definire la sua cifra stilistica «come una fuga dalle sensazioni, e cioè dal tempo, per andare (e restare) oltre il tempo». Nel 1979 rientra in Sicilia, sull’altopiano modicano, dove trascorrerà il resto della vita e dove creerà i famosi mari assoluti, densi di una metafisica lirica, i suoi pastelli d’una illimitatezza neoleopardiana, i suoi poetici d’après. Diviene così, negli anni, il riferimento dei pittori del “Gruppo di Scicli”. Con la fine degli anni Settanta, arrivano le prime affermazioni personali all’estero, in particolare a Parigi e negli Stati Uniti. Nel 1985 il Metropolitan Museum of Art di New York presenta una sua antologica di grafica. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica nel Padiglione italiano una sala personale. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan Museum di New York. Piero Guccione si spegne il 6 ottobre 2018, a ottantatré anni, nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.

Visita guidata di Carmela Cappa alle scolaresche

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